Un lungo corso, quello di Porta Nuova, che porta dritto a due imponenti archi sormontati da un grande orologio e poi l’arrivo in Piazza Bra, sull’antichissimo “sampietrino”: è questo l’ingresso per eccellenza, questa la via che porta dritta al cuore della città scaligera provenendo dalle vie di comunicazione principali, ovvero la stazione ferroviaria o il casello autostradale di Verona Sud. E proprio qui, su questi sampietrini sui quali passeggiano ogni anno milioni di turisti, sono passati un tempo alcuni tra i più grandi protagonisti della nostra cultura e della nostra storia. Su tutti Dante Alighieri, scrittore e poeta italiano che proprio a Verona, alla corte di Cangrande della Scala, scrisse “Il Paradiso”, terzo canto della sua “Divina Commedia”. A lui è dedicata anche l’antica Piazza dei Signori in pieno centro storico, ma nella città scaligera soggiornarono anche il musicista austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, lo scrittore inglese Charles Dickens e Giosuè Carducci.
Verona non è solo arte, storia e cultura, anzi. Verona, grazie alla celebre opera “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, è oggi per tutto il mondo la città dell’amore per eccellenza. «Non c’è mondo per me aldilà delle mura di Verona: c’è solo purgatorio, c’è tortura, lo stesso inferno; bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo, e l’esilio dal mondo vuol dir morte». Così scriveva il poeta inglese che mai nella sua vita visitò la città scaligera, ma che seppe farla rivivere ieri come ora nelle pagine della sua più grande tragedia.
Immagini di ciò che fu e ricordi di tempi lontani si respirano in ogni angolo della città. Soprattutto là, in quelle vie dove l’asfalto non ha ancora preso il posto dei romani sampietrini e antiche case dai colori vivaci osservano silenziose lo scorrere continuo delle acque dell’Adige, secondo fiume italiano per lunghezza e terzo per ampiezza. Lungo le rive della sua ampia ansa sorsero in passato i primi insediamenti. Ma i veronesi ringraziano quel fiume anche per la sua importanza e il suo ruolo di primo piano nell’avvio e nella ripresa delle attività commerciali e industriali nel difficile Dopoguerra.
E forse è proprio la sua straordinaria resistenza, la sua forza e la sua capacità di innovarsi ciò che rende Verona così magica e particolare. Uno splendido esempio di integrazione fra elementi e strutture architettoniche di epoche diverse che portano con sé il fascino e la bellezza di quei momenti di storia italiana. Una città millenaria che nel 2000, a riconoscimento della sua importanza, è stata nominata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Ma se queste sono le ragioni per cui il mondo conosce Verona, gli oltre 3 milioni di turisti che ogni anno approdano nella città scaligera per le proprie vacanze, per un breve soggiorno o anche solo per trascorrere qualche ora nelle affollate vie del centro storico, la scelgono anche per ciò che il territorio circostante sa offrire: un divertimento a tutto tondo, con un’ampia scelta di location e strutture, alle acque glamour del Lago di Garda, agli splendidi paesaggi delle colline moreniche, alle verdi vallate, terre di vini e olio di prima qualità, al fresco rifugio sulle montagne della Lessinia.